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Salimbene da Parma.

Storico italiano. Di nobile famiglia, entrò nell'ordine dei frati minori, seguendo l'esempio del fratello Guido. Venne mandato a Fano, quindi a Lucca (1239), a Siena (1241), a Pisa (1242) e a Parma (1247). Dalla città natale, assediata da Federico II, fu inviato due volte in Francia, nel 1247-48 e nel 1249, diventando nel frattempo sacerdote a Genova (1248). In Francia conobbe frate Giovanni da Parma, generale dell'Ordine, fra Gerardo di Borgo San Donnino e Frate Ugo da Digne, tramite i quali entrò in contatto con le idee millenaristiche di Gioacchino da Fiore. Rientrato dalla Francia fu a Bologna, a Ferrara e in altre città della Romagna, dell'Emilia e dell'Italia centrale. Nel 1260 si pose a capo della processione di Flagellanti provenienti da Sassuolo. Delle opere di carattere storico da lui scritte ce ne è pervenuta solo una, mutila all'inizio e alla fine, la Cronica, composta tra il 1281 e il 1288 circa. Essa comprende il periodo che va dal 1168 al 1287, concentrandosi soprattutto sulle vicende dei Comuni dell'Italia settentrionale e centrale. Scritta con un linguaggio allo stesso tempo colto e popolaresco, è una delle fonti storiche che più ci avvicinano al XIII sec. È conservata nella biblioteca Vaticana (Parma 1221 - Reggio Emilia dopo il 1288).